
La musica sfoggia una sobrietà rock chitarra-basso-batteria che permette ai nostri vichinghi di mantenere sempre la rotta, pur divagando spesso e volentieri. Lo sviluppo dei brani procede secondo uno schema quasi geometrico di accumulazione sonora - formidabili, in questo senso, la parte centrale della title track e Year Zero, a metà tra Jerry Gracia e le pagine più acide dei Sonic Youth - dove si modulano tutte le sfumature possibili di hard-rock, senza pruriti progressivi e men che meno pop. Un lavoro interlocutorio ma tutt'altro che disprezzabile.
Carlo Bordone - Mucchio Selvaggio (aprile 2008) -
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